Durafly Tundra

Wait... What? An ARF kit on a website about home designed and built model planes? Well... yes! (and by the way, it's not a stock Tundra)

Tundra

Siamo Pazzi?

Si, certo che lo siamo. Andiamo matti per l’aviazione, la tecnologia, ingegneria (e i cani pelosoni, quelli li amiamo proprio). Amiamo anche progettare e costruirci in nostri aerei da zero, come abbiam fatto con il Juliet, il Juliet2,  e il Juliet3. Ma questo non vuol dire che ci sia nulla di male nel provare un bell ARF (Almost Ready to Fly, quasi pronto al volo) di tanto in tanto. Nell’inverno del 2018 ho approfittato di un’offerta particolarmente vantaggiosa  su Hobbyking.com per un kit del loro Durafly Tundra. Spesso ho notato, sia nei campi di volo che nei forum in rete, come le persone che si costruiscono i propri modelli da zero o almeno da dei kit di montaggio, guardino con una certa disapprovazione a certi popolari “gommoli” o aeromodelli pronti al volo (e per carità non apriamo il discorso droni!). Personalmente, credo che ci si possa godere i vantaggi offerti da entrambe le filosofie. E, di sicuro, il Tundra della Durafly ha i suoi lati positivi. Mettetevi comodi e vi spiegheremo perchè.

Durafly Tundra
the Tundra busy looking good at the field

Cos’è il Tundra Durafly

Il Tundra Durafly è commercializzato come un aereo versatile, capace di soddisfare sia il principiante che il pilota esperto. Certamente, questo è quello che dicono metà dei produttori di aeromodelli di questi tempi, ma in questo caso la frase va oltre la mera strategia commerciale. Questo piccolo (l’apertura alare è solo 130cm) aeromodello in “schiuma” EPO sembra pronto per avventure “fuori campo”, e lo è. Una delle prime cose che si nota del Tundra sono le ruote… “Tundra” maggiorate. Queste sono disponibili in due versioni, quelle classiche in EPP, e le nuove “soft core” in gomma morbida, che equipaggiano la versione Anniversario. Montano su un carrello ammortizzato in filo d’acciaio che può sembrare esile, ma che in realtà può subire maltrattamenti senza troppi problemi. La fusoliera dalle linee ben raccordate e moderne è decorata da un mix di vernice e adesivi. Io ho preso la versione viola e oro, ma ci ne sono ben tre livree fra cui scegliere. Il nostro era un “kit”, che si differenzia dalla PNF (Plug and Fly, connetti la ricevente e vai) per il non avere i servi, il motore e il regolatore di corrente inclusi. Il pacchetto è comunque ben fornito. Ci sono infatti i galleggianti, il supporto per la telecamera FPV (che monta al posto della capottina in EPO), il timone acquatico e dei montanti opzionali per la coda.

L’assemblaggio della versione kit

Come detto sopra, la versione kit da libertà di scegliere i propri servi, elettroniche e motore. Servono solo quelli, perchè tutto il resto è già incluso nella scatola. I servi necessari, sei, sono i classici da 9 grammi, che si trovano ormai a prezzi stracciati. Noi abbiamo installato dei Turnigy TGY-50090M servos, che sono quelli raccomandati da Hobbyking per chi vuole fare un upgrade sulla versione PNF .  l’assemblaggio di per sé è davvero semplice. Anche se al tempo del nostro acquisto l’unico manuale disponibile era quello della versione PNF, ed in quanto tale mancasse ogni riferimento all’installazione del motore e dei servi, c’erano abbastanza immagini dettaglaite da capirsi anche senza avere troppa esperienza. La scelta del motore è caduta su di un Hacker A30-14L, forse troppo grande per il Tundra, ma ci è capitato fra le mani nel momento giusto e ne abbiamo approfittato.

durafly Tundra
One of its best features, the flaps.

Il Tundra in volo

Nonostante il motore e il regolatori più pesanti, batterie più grandi del previsto e l’enorme elica, son riuscito a bilanciare il modello senza aggiungere pesi. Mi sarei aspettato un aereo costretto a volare più veloce dalla sua zavorra, o almeno limitato in qualche modo nell’inviluppo in volo. Beh, mi sbagliavo. Vola davvero bene. E’ possibile volare in maniera totalmente rilassata a mezza manetta, inclusi decolli da pista dura (a 2/3 della potenza volendo), facendo bassi passaggi e godendosi il realismo e la stabilità di questo modello. Con le escursioni al minimo suggerito, da subito un buon feeling, prevedibile e indulgente nel comportamento anche in atterraggio, grazie al buon assorbimento del carrello. Una delle sue caratteristiche principali, sono i grandi flaps.  Consiglio a tutti una miscelazione con l’elevatore a picchiare, data la tendenza a “galleggiare” parecchio con i flap fuori, anche a deflessioni intermedie. Dopo i primi voli, ho spsotato il controllo dei flap su uno slider, al posto di un interruttore a tre posizioni. Essendo molto efficaci, a seconda dell’escursione comandata cambiano notevolmente il comportamento del modello. Fate solo attenzione quando passate circa i 45 gradi di deflessione, perchè la resistenza comincia a diventare importante e il Tundra HA bisogno di trovarsi in una discesa e/o con un po’ di motore applicato per non trovarsi nei guai. In più, gli stalli sono proporzionalmente peggiori all’aumentare dei flap usati. Con i flap estesi al massimo, siate pronti a gestire una tendenza allo stallo d’ala, a volte abbastanza improvvisa (ma questo, nel mio caso almeno, può essere dovuto al peso extra dei miei componenti). 

Un aereo per niente noioso

Una volta padroneggiati i flaps, è puro e semplice divertimento. La potenza disponibile scaglia direttamente il modello in aria, senza nessuna corsa di decollo se volete, usando tutti i flap disponibili. Comunque, con solo un pelo di flap e mezza manetta, potrete fare dei decolli graziosi e assolutamente realistici. Le virate richiedono un po’ di timone per essere coordinate, e di più a bassa velocità, ma mai così tanto da mettervi in difficoltà se non usate nessuna correzione. Il Tundra fa tonneaux e loopings facilmente, vola a coltello, e a richiesta riesce anche in qualche hovering. Ovviamente non è un vero acrobatico, ma se vi doveste stufare a furia di bassi passaggi, avvicinamenti super ripidi e altri numeri da aereo STOL, riesce ad essere abbastanza agile.

Tundra
With the FPV tray installed, ready for a flight

Conclusioni

Non ci sono molti aeromodelli là fuori così versatili e che possono esser volati in modi così diversi. Secondo me ogmi aeromodellista dovrebbe avere un aereo come il Tundra Durafly. Qualcosa da portare al campo di volo in quei giorni dove le condizioni sono marginali, sapendo che può affrontarle, ma anche il modello che si può far volare da posti impensabili per la maggior parte della vostra flotta. Si è dimostrato un affidabile cavallo di battaglia. sempre pronto all’azione. Seguite i nostri aggiornamenti per scoprire quali esperimenti e modifiche abbiamo in mente per il nostro Tundra!

Link rapidi:

Caratteristiche:

  • Apertura alare: 105cm
  • Lunghezza: 98cm
  • Peso: 1250gr
  • Batterie: 2200-3000mAh 
First flight:June 4, 2019
4.8 years ago.

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