Ho iniziato con l’aeromodellismo piu’ di vent’anni fa. Grazie ai miei studi scolastici, mi sono presto interessato a progettare aeromodelli, affascinato dalle soluzioni ingegneristiche dei progetti aeromodellistici esistenti. Probabilmente la maggior parte dei nostri progetti non andranno oltre le bozze su carta, ma qui potrete vedere quelli che sono riusciti a prendere il volo, letteralmente. In piu’ potrete seguire l’intero processo, dai primi studi concettuali passando per la fase di costruzione. Infine, li vedrete volare con foto e video dal campo di volo.
Il mio primo aeromodello e’ stato un motoaliante, un Rondone della Aviomodelli. Montava un motore da 2,5cc a miscela (intorno al quale poi ho progettato l’A1-A) e un’apertura alare di 205 cm. Non era certo il modello piu’ esaltante sulla piazza ma fece il suo sporco lavoro nell’insegnarmi le basi del pilotaggio di aeromodelli (non senza precipitare piu’ di una volta).
Successivamente ho ereditato dal mio istruttore un vecchio funfly, imparando i rudimenti dell’acrobazia con il suo motore da 5,5 cc, prima di passare ad aerei migliori. In un secondo momento ho iniziato la costruzione di un Kosmo 3 Special, un acrobatico vintage F3A, e ho acquistato uno Jupiter della ARC. Quest’ultimo divenne presto il mio modello preferito. Lo Jupiter era cosi’ facile da pilotare, bello da vedere sia in volo che a terra, era semplicemente perfetto. Alla fine lo persi a causa di un contatto difettoso nella batteria, e ancora mi manca. Ho continuato a volare con il Kosmo 3S e un nuovo Xtra Fun della Ripmax fino alla mia pausa forzata da questo hobby.
Negli anni ho iniziato diversi progetti di aeromodelli, a seconda delle esigenze che io e i miei amici avevamo al momento. I soggetti sono stati i piu’ disparati. Da una replica dello Jupiter in balsa e compensato (con opzioni per il lancio di fuochi d’artificio e sgancio di “bombe”) a complessi aerei a reazione con configurazione canard, caccia della seconda guerra mondiale e acrobatici da divertimento. Anche se conservo ancora tutte le bozze e le note dei miei progetti, solo uno e’ stato portato a completamento, l’A1-C Juliet. La sua evoluzione, l’A1-D Juliet II, verra’ presto ultimato e collaudato anch’esso. Il prossimo anno vedra’ anche la nascita di un progetto completamente nuovo, il C18 Twin Beech, una semiriproduzione del leggendario bimotore da trasporto. Seguite i nostri aeromodelli cliccando sui link qui a destra.
Il mercato italiano dell’aeromodellismo è cambiato di molto da quando ho iniziato a praticare questo hobby. All’inizio tutto ruotava attorno al negoziodi modellismo del paese. L amaggior parte degli aeromodellisti si autocostruiva i modelli o almeno li costruiva da kit, quindi era normale trovare tutti gli accessori (ferramenta e componentisca) in assortimento. nel peggiore dei casi, si ordinava per posta dai cataloghi trovati negli eventi e nelle manifestazioni aeromodellistiche. Al giorno d’oggi, possiamo sfruttare la potenza dello shopping in rete. Ma è davvero un vantaggio?
L’incredibile quantità di opzioni disponibili a volte può disorientare. Spesso se troviamo un negozio online che ha un articolo che ci serve, non ha tutto quello che abbiamo nella lista della spesa. Si finisce col frazionare gli ordini, con buona pace delle spese di spedizione edei tempi di consegna. Questo è ancor più vero per chi, come me, si autocostrusce ancora gli aeromodelli da zero. In questo caso bisogna infatti procurarsi tutto: legnami di buona qualità, attrezzi specifici, ferramenta dedicata e tutti quegli accessori normalmente inclusi coi kit commerciali. Giusto per complicare un po’ le cose, molti negozi dalle nostre parti hanno chiuso, o comunque tengono poco in casa di quel che fa per noi. Non resta che la rete, dove si è costretti a valutare la qualità di un prodotto solo dalle foto disponibili e dalle recensioni di altri modellisti.
Qui sotto trovate i nostri “fornitori” principali. Oltre ai tre qui citati, a volte si possono fare dei buoni acquisti anche su portali come Amazon, ebay o aliexpress. Ci vuole comunque una lunga ricerca, e un pizzico di fortuna, per trovare i veri affari, e se non si trova niente, si può sempre arrangiarsi come si faceva una volta.
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